Torrefazione Marchi



Le origini della Torrefazione Marchi

Una moderna e determinata signora dell’800, Antonietta, fonda a Venezia nel 1930 la Torrefazione Marchi, frequentata fin da subito dall’entourage dei suoi amici legati al secondo Futurismo.
Antonietta gestisce la torrefazione fino al 1941, quando, in pieno conflitto mondiale, è costretta a chiuderla per mancanza di materie prime. Dopo la seconda guerra mondiale riprende il commercio del caffè, così la figlia di Antonietta, Emilia, riapre la torrefazione.
Negli anni ’50 prende le redini Camillo, figlio di Emilia, che ha l’intuizione di creare e brevettare il Cafè de la Sposa, una miscela ottenuta dalle otto migliori tipologie di arabica prodotte al mondo e scrupolosamente selezionate.



La Torrefazione Marchi oggi | I Monorigine

Oggi, come nel 1930, la Torrefazione Marchi, seleziona i chicchi delle migliori qualità provenienti da ogni parte del mondo ed effettua una scrupolosa selezione delle tipologie di caffè utilizzate nelle proprie miscele. Vengono scelti in prevalenza caffè picked (pilati a mano) con crivello AA e AAA, dotati di certificazione internazionale e tracciabilità della fazenda produttrice.
I caffè provengono dalle migliori aree caffeicole del mondo e vengono controllati con costanti verifiche e perizie tecniche dagli esperti della Torrefazione Marchi. La tostatura segue i rituali artigianali del secolo scorso, utilizzando una tostatrice “a tamburo” degli anni ‘40. Le singole tipologie di caffè vengono tostate separatamente al fine di mantenere inalterate le caratteristiche organolettiche di ogni tipologia di caffè.
La tostatura è una fase cruciale della lavorazione che determina il buon rendimento in tazza dei caffè selezionati. Ogni varietà ha un ciclo di torrefazione ad hoc, cui corrisponde uno specifico colore di tostatura e, di conseguenza, una modulazione del gusto.



I Monorigine

Le migliori produzioni al mondo, spesso consistenti in poche tonnellate di altissima qualità, meritevoli di essere gustate da sole per la completezza dell’aroma. Stagionalmente si selezionano le migliori tipologie tra cui: Blue Mountain Jamaica, Etiopica Moka, Salvador, Guatemala, Kenya AA, Kona Hawaii.




Cafè de la Sposa



La leggenda di “Ninetta”

Un’ala di mistero circonda l’occasione che portò Camillo Marchi a ideare negli anni ’50 l’ormai mitico Cafè de la Sposa.
Una splendida ragazza veneziana di nome Ninetta sta per sposarsi ma la mattina del matrimonio, mentre si veste tutta di bianco, si sente svenire. La madre le dice: “Niente paura, ieri sono andata da Camillo, il tostatore di Venezia. Sapeva che dovevi sposarti e mi ha dato una miscela di caffè che ha fatto appositamente per te”. La ragazza beve il caffè e subito sente una forza tale da farle passare “una giornata che mai potrà dimenticare”.
La sposa ha preso la forza dal caffè e il caffè ha preso la dolcezza della sposa. Ecco il motivo per cui si chiama Cafè de la Sposa. Ma chi era questa “Ninetta”?



Il Cafè de la Sposa

È il prodotto di punta della Torrefazione Marchi, la miscela più amata dai clienti provenienti da tutto il mondo.
I segreti che rendono unico il Cafè de la Sposa vengono tramandati di generazione in generazione.
Cafè de la Sposa, brevettato e registrato in tutto il mondo, è il risultato anche di una specifica tecnica di tostatura artigianale differenziata e di una sapiente combinazione di otto differenti qualità di arabica selezionate all’origine e importate direttamente.



La miscela

Una miscela che si caratterizza da un’equilibrata modulazione dell’aroma dal retrogusto cioccolato e una resa in tazza leggera a basso contenuto di caffeina. Nasce dalla sapiente selezione delle 8 migliori arabiche prodotte al mondo che vengono selezionate dalla Torrefazione Marchi e importate direttamente da alcune fazende ritenute tra le migliori in assoluto: Haiti, Costarica (Tarazzu), Colombia, Indiano Monsonato, Guatemala (Antigua), Etiopia Moka (Sidamo), Brasile e Salvador (Aurum).